La situazione dell’agricoltura da una prospettiva storica e antropologica è il tema di un ciclo di conferenze organizzata dal Centro di Storia regionale, dal Museo di Scienze Naturali, dalla Libera Università di Bolzano, Storia e regione e dall’Associazione degli Etnologi nell’anno dell’anniversario delle guerre contadine del 1525 e nel contesto dell’Anno dei musei dell’Euregio 2025. Si parte il 16 gennaio.
Il processo di trasformazione dell’agricoltura noto come “cambiamento strutturale” ha portato a uno sviluppo paradossale a livello mondiale: Da un lato, la produzione agricola è aumentata in modo significativo, mentre dall’altro il numero di aziende agricole è diminuito in misura senza precedenti. Questi sviluppi stanno avendo un profondo impatto sul paesaggio agricolo, sulla distribuzione delle risorse, sui sistemi ecologici e sociali, nonché sulla biodiversità e sui cambiamenti climatici. Le ragioni di questo fenomeno sono molteplici e vanno dalle pressioni economiche nel contesto della competitività internazionale e dell’aumento dei costi operativi alle sfide burocratiche legate alla politica agricola e ai sussidi. Oltre alle ovvie sfide della disuguaglianza sociale, gli agricoltori e le agricoltrici si trovano ad affrontare una moltitudine di questioni complesse che vanno dalle preoccupazioni ambientali e climatiche alle considerazioni etiche nel campo del benessere degli animali e della commercializzazione diretta.
Come reagiscono gli agricoltori e le agricoltrici a queste enormi sfide, che si riflettono nell’impoverimento del suolo, nel cambiamento climatico e nella crescente burocratizzazione? Come affrontano le dipendenze – pesticidi, mangimi concentrati, fertilizzanti? Come affrontano la vendita, a volte violenta, a volte subdola, dei loro diritti – ingegneria genetica, brevetti – e persino la distruzione dei loro mezzi di sussistenza? Come possono far convivere agricoltura e natura? Quali opzioni hanno per resistere e quali strategie di resistenza stanno sviluppando? Hanno successo? Hanno una possibilità contro gli sviluppi del mercato globale, la presunta razionalizzazione e industrializzazione dell’agricoltura e possono difendere la loro terra, i loro mezzi di sussistenza?
Combinando sguardi storici e antropologici sul mondo rurale, il ciclo di conferenze “Stare a galla. Agricoltura e società” discuterà le analisi e le pratiche di resistenza contadina, nonché i modi creativi in cui vengono affrontate le minacce esistenziali sottese a queste condizioni di vita da una prospettiva storica e attuale. Da gennaio a maggio 2025 si terranno tre conferenze, due laboratori e una serata cinematografica su questi temi difficili e scottanti (informazioni sul programma su https://regionalgeschichte.it). Le conferenze saranno anche accessibili online e trasmesse in streaming.
Nella serata inaugurale del 16 gennaio alle ore 18 al Museo di Scienze Naturali, Ernst Langthaler, professore di storia sociale e economica presso l’Università di Linz e direttore dell’Institut für Geschichte des ländlichen Raumes di St. Pölten parlerà del cambiamento delle strutture agricole dopo il 1945, mentre la professoressa presso l’istituto di ecologia dell’università di Innsbruck e presidente della Libera Università di Bolzano Ulrike Tappeiner si concentrerà sugli effetti ecologici dell’uso del suolo. La conferenza sarà visibile anche online sul canale YouTube del museo.
Programma:
16.1.2025, 18 Uhr, Vortragsabend: Ernst Langthaler (Linz), Wachsen, Weichen oder Weitermachen? Bäuerliches Wirtschaften im Agrarstrukturwandel nach 1945; Ulrike Tappeiner (Innsbruck/Bozen), Ökologische Auswirkungen der Landnutzung
20.2.2025, 18 Uhr, Vortragsabend: Rolf Bauer (Wien), Sklaven, Bauern, Migranten. Arbeit in der globalen Landwirtschaft von der frühen Neuzeit bis in die Gegenwart
12.3.2025, 20 Uhr, Filmabend im Filmclub: „Der Vielfaltsbauer: So schmeckt die Erhaltung alter Sorten“, Farmfluencer of South Tyrol; „Seed: The untold Story“ Regie: Jon Betz, Taggart Siegel. Gespräch im Anschluss mit der Co-Regisseurin des Kurzfilms Meike Hollnaicher und Protagonist Michael Pfeifer
20.3.2025, 18 Uhr, Werkstattgespräch „Über Wiesen und Weiden“: Christine Bajohr, Landwirtin, AERA Land Gmbh, Allgäu; Petra Oberhollenzer, Bergbäuerin Sarntal; Georg Niedrist, Biologe, Eurac; Almut Schneider, Sozialanthropologin, HEVS- Wallis, Schweiz
10.4.2025, ore 18, laboratorio “Alberi e agricoltura in città”: Marco Tomasi (Merano), Alberi in città. Elementi fondamentali di sostenibilità ambientale e di valorizzazione delle aree urbane; Hilary Solly, antropologa sociale, esperta di orti comunitari e interculturali (ex gestrice dell’Orto Semirurali dell’Associazione Donne Nissà); Argante Brancalion, Reinhard Dallinger, Klaus Griesser, Regreen Rentsch
15.5.2025, ore 18, conferenza: Mattia Omezzolli (Riva), Frutteti: un patrimonio di cultura, agrobiodiversità e biodiversità
Concezione ed organizzazione: Siglinde Clementi, Johanna Platzgummer, Elisabeth Tauber