Cambiamenti climatici in montagna

Tema: Museo
2. Aprile

I cambiamenti climatici si manifestano con particolare evidenza in alta quota, dove i ghiacciai si ritirano ed il permafrost si degrada. Questo ha importanti conseguenze anche sulla disponibilità di acqua e sulla qualità chimica, fisica ed ecologica di laghi e torrenti. Si parlerà di questo il 9 aprile al Museo di Scienze Naturali in occasione di una conferenza organizzata da Eurac Research e dalla Piattaforma Biodiversità dell’Alto Adige.

In Val Venosta, ad esempio, la degradazione della criosfera alpina, cioè di tutte le forme di ghiaccio (ad eccezione di quello presente nelle nuvole) e della neve, sta portando anche a un peggioramento della qualità dell’acqua; metalli pesanti come il nichel e l’uranio si stanno accumulando nei fiumi con effetti anche cromatici che si manifestano come concrezioni biancastre che ricoprono il letto dei torrenti. Gli effetti si propagano anche a fondovalle, laddove concentrazioni al di sopra dei limiti di qualità ambientale si rilevano ormai anche nel fiume Adige.

 

Oltre al deterioramento della qualità chimica delle acque, un’altra minaccia per gli ecosistemi acquatici è l’aumento delle temperature e la scomparsa degli habitat freddi come i torrenti alimentati dai ghiacciai. In questo contesto, certe forme del paesaggio post-glaciale conferiscono alle zone di alta quota una certa resistenza idrologica, alimentando laghi e torrenti. Da alcune di queste forme, composte di frammenti rocciosi e spesso contenenti ghiaccio nascosto, sgorgano sorgenti particolarmente fredde che ospitano specie di microbi e invertebrati a rischio di estinzione. La conservazione di questi gelidi rifugi è fondamentale per affrontare la crisi climatica, che si aggiunge ai forti impatti locali di sovrasfruttamento ambientale moltiplicandone sinergicamente gli effetti ecologici.

 

Stefano Brighenti parlerà di questo tema in occasione del colloquio dal titolo “Cambiamenti climatici in montagna: i torrenti alpini tra fragilità e resistenza”. L’evento, organizzato da Eurac Research e dalla Piattaforma Biodiversità dell’Alto Adige, si terrà mercoledì 9 aprile alle ore 18 presso il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige; l’ingresso è gratuito, consigliata la prenotazione sul sito web del museo. La conferenza è visibile anche online sul canale YouTube del museo.

Stefano Brighenti è ricercatore in idroecologia alpina. Da una decina di anni si occupa degli effetti ecologici e idrologici dei cambiamenti climatici in alta quota. Ha pubblicato studi sull’ecologia dei torrenti alpini della Val Venosta, sull’importanza idrologica dei ghiacciai e del permafrost e sulla qualità chimica delle acque alpine. Ha coordinato lavori globali sulla resistenza climatica delle montagne e sulla qualità chimica dei torrenti influenzati da permafrost.

 

Info: tel. 0471 412964

Qui potete trovare ulteriori articoli

1. Maggio
La vespa vasaio
22. Novembre
Il silenzioso dramma delle cozze d’acqua dolce

Non mancare ai nostri prossimi eventi!

Se desideri, ti mandiamo una volta al mese una nostra newsletter. Iscriviti subito!
Si è verificato un errore durante l'invio del messaggio. Si prega di riprovare più tardi.
Grazie per il suo messaggio. È stato inviato.