Al Museo di Scienze Naturali ospitiamo spesso toricinanti, che ci aiutano in molte delle nostre attività e progetti. Abbiamo invitato alcuni di loro a contribuire anche al nostro Magazine.
Emma: Buongiorno a tutti. Mi chiamo Emma e faccio un tirocinio al museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige. Incontriamo Susanna, una studentessa dell’Università di Bologna della facoltà di Veterinaria. Anche lei sta facendo un tirocinio incentrato sulle meduse.
Emma: Ci racconti delle meduse con cui lavori?
Susanna: Queste meduse appartengono alla specie Medusa maculata australiana. É la medusa più diffusa in tutti gli acquari. In questi giorni proveremo ad arricchire il cibo, perché in altri acquari, ad esempio quello di Lisbona, i colleghi ci riportano che dando alle meduse un alimento più ricco di nutrienti, queste raggiungono dimensioni più grandi rispetto alle nostre. Le meduse in questione si nutrono di naupli.
Emma: Scusa Susanna cosa sono i naupli?
Susanna: Sono animali invertebrati che fanno parte del plancton, acquistiamo le loro uova secche. Vengono messi in acqua salata all’interno di un contenitore a forma di cono. A questo viene collegato un tubicino che immette aria nel contenitore creando così delle bolle nell’acqua e le uova dei naupli si schiudono entro due giorni.
Emma: L’acquario che c’è al primo piano non ti sembra un po’ piccolo, se poi queste meduse dovessero diventare grandi come quelle dell’acquario di Lisbona?
Susanna: Il nostro acquario sarebbe adeguato anche alla crescita di queste meduse.
Emma: Dove si comprano queste meduse?
Susanna: Noi non le compriamo. Massimo, il curatore degli acquari del museo, ha ricevuto i polipi da una collega che lavora al SEA LIFE Aquarium di Gardaland a Castelnuovo del Garda, dove anche si possono visitare.
Emma: Sono curiosa di come ti occupi di queste meduse. Cosa fai ogni giorno?
Susanna: Pulisco l’acquario, cioè la vasca, tolgo le alghe o residui di cibo che le meduse non hanno mangiato o elimino la parte che non hanno digerito e poi espulso. Dopo aumento la velocità della corrente all’interno della vasca in modo che la sporcizia che si trova nell’acqua si muova più velocemente e io con un retino la colgo e la butto. Solo adesso passo a nutrire le meduse.
Emma: In questa vasca vedo delle meduse più grandi ed altre più piccole. Quelle piccole sono più giovani?
Susanna: Si, quelle più piccole appartengono alla generazione successiva. Ci sono meduse femmine e meduse maschi, dall’unione dei loro gameti nasce una larva planula che si trasformerà’ in polipo.
Emma: Che aspetto hanno questi polipi?
Susanna: Sono degli animaletti grandi pochi millimetri. Li nutriamo sempre con i naupli, ma ovviamente in quantità ridotte. Da questi polipi si formano le efire grandi 3-4 mm che sono piccole meduse in miniatura.
Emma: É complicata la gestione dei vari stadi delle meduse?
Susanna: No complicata no, però bisogna essere precisi in tutti i passaggi.
Emma: In futuro si esporranno i polipi al pubblico?
Susanna: Sia i polipi che le efire, sono molto piccoli e di conseguenza difficili da vedere, quindi non sarebbero molto interessanti per il pubblico. Se però le volete vedere, abbiamo appena realizzato un video in cui spiego la manutenzione della vasca delle meduse e mostriamo anche loro.
Intervista di Emma Vidale Bissardella, Bolzano.